
La Chiesa di San Cataldo, situata nel cuore del centro storico di Palermo, fu commissionata da Maione di Bari, ammiraglio del re normanno Guglielmo I, tra il 1154 e il 1160, ed è espressione della fusione di elementi architettonici arabi e normanni nella Sicilia del XII secolo.
Nonostante la sua storia piena di cambiamenti e restauri nel corso dei secoli, la Chiesa di San Cataldo esprime ora in gran parte la sua struttura originale e, soprattutto, il suo antico e straordinario fascino.
L’edificio presenta una pianta rettangolare e una forma a parallelepipedo. L’esterno, elegantissimo nella sua semplicità, è caratterizzato da tre cupole rosse poste in asse sul tetto – richiamo alla tradizione araba – che creano un forte contrasto cromatico con l’austerità monocromatica delle pareti, e da una serie di arcate cieche decorate con intarsi geometrici, testimonianza dell’influenza islamica.
«La bellezza di San Cataldo la rende uno dei monumenti più iconici di Palermo»
L’interno della chiesa è altrettanto affascinante, con una decorazione molto sobria ma ricca di simbolismo e con colonne e capitelli che donano all’ambiente un raffinato senso artistico.
Dal 2015 la Chiesa di San Cataldo è iscritta nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco all’interno del percorso “Palermo Arabo-Normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale”.
I GIUDIZI DELLE GUIDE
Tripadvisor: 4.5/5
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Piazza Bellini 1
90133 Palermo