Strada del Vino Monreale Doc

Partendo da Monreale, con il suo meraviglioso duomo di epoca normanna, la Strada del Vino Monreale Doc si estende su un'ampia area situata alle spalle di Palermo.

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La Strada del Vino Monreale Doc invita viaggiatori e winelovers a scoprire un paesaggio affascinante fatto di colline assolate, borghi medievali e antiche tradizioni nel cuore della Sicilia occidentale.
La Strada del Vino Monreale Doc abbraccia un’ampia area che si snoda alle spalle di Palermo. Partendo dal comune di Monreale, con la sua meravigliosa cattedrale che rappresenta uno dei principali capolavori dell’architettura normanna in Sicilia, il percorso coinvolge parzialmente il comprensorio di Piana degli Albanesi e comprende invece interamente i comuni di Camporeale, San Cipirello, Santa Cristina di Gela, Corleone, San Giuseppe Jato e Roccamena.



I vini della Doc Monreale provengono da una superficie vitata di circa 12.000 ettari, dove sono coltivate varietà di uve bianche e nere, sia autoctone che internazionali. La conformazione prevalentemente collinare del territorio, insieme all’esposizione favorevole dei vigneti, crea un ambiente ventilato e luminoso con un suolo ricco d’acqua, che si presta particolarmente alla coltivazione della vite.

La struttura chimico-fisica dei suoli, prevalentemente argillosi e sabbiosi, unitamente all’altitudine media compresa tra i 300 e i 600 m slm, sono fattori determinanti per le caratteristiche organolettiche dei vini della Doc Monreale. Il clima, caratterizzato da temperature superiori allo zero termico anche in inverno e da periodi caldo-asciutti almeno da maggio a otttobre, contribuisce alla qualità delle uve e alla specificità dei vitigni ammessi.

Dal 2018, il disciplinare della Doc Monreale prevede l’utilizzo esclusivo di tre vitigni autoctoni e uno alloctono: Inzolia e Catarratto per i vini bianchi, Perricone e Syrah per i vini rossi. Le varietà bianche sono disponibili anche in versione superiore e vendemmia tardiva, mentre i vini rossi possono essere presentati come novelli, oltre a potersi fregiare della menzione “riserva”.