Abitata già più di 5000 anni fa, i Greci la chiamarono Osteodes, ossario, a ricordo dei 6000 mercenari che i Cartaginesi vi abbandonarono a morire d’inedia. I fondali di Ustica, ricchi di madrepore, spugne, coralli, alghe rosse e brune, sono un eden per i subacquei e tutelati in una riserva naturale marina.